La minaccia dei terroristi Daesh corre sul web. Un nuovo video da parte dell’Isis annuncia che gli attentati di “Bruxelles” sono solo “un assaggio”.
Nelle immagini del video di Daesh appare Hicham Chaib di Anversa. Lo riferiscono i media belgi e Site, il portale di monitoraggio del jihadismo sul web. Secondo Site, l’uomo fa parte del gruppo dello Stato islamico nella provincia siriana di Raqqa. Il video, riferisce De Staandard, comincia con nuove minacce in francese secondo cui gli attacchi del 22 marzo sono stati solo “un assaggio”. L’uomo poi si esprime in fiammingo, prima di giustiziare un prigioniero, definendolo ‘una spia dei crociati’.
Intanto è stato arrestato ieri nel Salernitano un algerino che in Belgio produceva falsi documenti utilizzati anche da alcuni terroristi Daesh implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles. L’uomo sarà ascoltato oggi. Preso anche “l’uomo col cappello”, il terzo uomo di Zaventem. Annullata per motivi di sicurezza la marcia “contro la paura” in programma oggi nella capitale belga. I superstiti rischiano problemi all’udito e alla memoria.
L’uomo ferito a Schaerbeek accusato di terrorismo – L’uomo ferito e fermato venerdì a una fermata del trama a Schaerbeek, nell’ambito dell’inchiesta sull’attentato sventato ad Argenteuil in Francia, è stato formalmente arrestato e accusato di partecipazione ad attività di un gruppo terroristico. Lo riferisce la procura federale belga all’agenzia Belga, ma non conferma che si tratti di Abderahman Ameroud, l’algerino condannato per complicità nell’omicidio del comandante afghano Massoud nel 2001.
Arresto jihadista a Salerno, l’algerino sarà ascoltato oggi – Sarà ascoltato in giornata dai magistrati della Procura Generale di Salerno Djamal Eddin Ouali, il cittadino algerino di 40 anni, bloccato dalla Polizia a Bellizzi (Salerno) in esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità del Belgio il 6 gennaio scorso, per i reati di partecipazione a un’organizzazione dedita al falso documentale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ouali è accusato di essere implicato in una rete di falsari di documenti, utilizzata anche da terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles. Ouali parla solo francese e – secondo le informazioni raccolte dagli investigatori – viveva nel territorio salernitano insieme alla moglie.