Serve una ”nuova strategia comune” euro-mediterranea che prosegua quanto fatto con il precedente programma regionale di prevenzione dei disastri (PPRD South).
E’ questa la richiesta del capo della Protezione civile Franco Gabrielli avanzata a Bruxelles nell’ambito della conferenza conclusiva del PPRD South, finanziato dall’Ue (5 milioni su un arco temporale di quasi 4 anni) e gestito da un consorzio di Paesi coordinati dall’Italia.
”La prevenzione, la preparazione e la risposta alle catastrofi rappresenta una delle priorità per i Paesi del Mediterraneo e dei Balcani”, ha sottolineato Gabrielli. Per questo ”la collaborazione in tempo di pace tra le autorita’ di Protezione Civile dei diversi stati gioca un ruolo cruciale nella riduzione dei rischi a livello nazionale e regionale”.
Alla luce del fatto che negli ultimi anni il Mediterraneo e’ stato colpito da diverse catastrofi sia naturali che provocate dall’uomo, e che nel futuro ci sara’ una sempre maggiore urbanizzazione delle coste, e’ quindi necessario ”migliorare i sistemi di gestione degli eventi calamitosi”, ma soprattutto ”lavorare in modo ancora piu’ sinergico ed efficace sulla prevenzione e preparazione delle popolazioni”, ha avvertito il capo della Protezione civile, sottolineando che ”c’e’ ancora molto da fare”.