Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto è stato sfiduciato a quattro mesi dalle elezioni. A provocare lo scioglimento anticipato del consiglio comunale, le dimissioni di massa di 17 consiglieri che alle 21.30 circa di oggi, hanno depositato le loro firme presso un notaio di Cosenza.
Tra i 17, ci sono anche i consiglieri di maggioranza Luca Morrone, che dal 2011 è stato presidente dell’assemblea, e il “morroniano” Pino Spadafora. Morrone, che in mattinata aveva ribadito “fedeltà” al sindaco Occhiuto, in serata si è presentato dal notaio al termine di una giornata convulsa. Il figlio del consigliere regionale Ennio, lascia pure Forza Italia.
Oltre a Morrone e Spadafora, si sono dimessi Roberto Bartolomeo, Marco Ambrogio, Giovanni Cipparrone, Maria Lucente, Giuseppe Mazzuca, Salvatore Perugini, Enzo Paolini, Roberto Sacco, Giovanni Perri, Cataldo Savastano, Francesco Perri, Sante Luigi, Formoso, Sergio Nucci, Domenico Frammartino e Raffaele Cesario.
Lunedì le dimissioni saranno presentate al segretario comunale di palazzo dei Bruzi che poi le trasmetterà al prefetto. Il rappresentante di governo preso atto del documento, nel giro di poche ore nominerà un commissario che reggerà l’ordinaria amministrazione della città fino alle prossime elezioni amministrative di primavera.
“Mi dicono – ha commenta in serata Mario Occhiuto – che abbiano raccolto le firme necessarie per sfiduciarmi. Io continuerò a confrontarmi con la città con la serenità e la determinazione di sempre. Sono convinto che i cittadini sapranno premiare l’impegno profuso in questi quattro anni e mezzo e puniranno invece quanti hanno ordito questa squallida operazione politica”.