Dopo il blitz di ieri mattina a Saint-Denis, condotto da esercito e teste di cuoio francesi per scovare i terroristi di Parigi, stamane è scattata un’altra operazione in Belgio, a Molenbeek dove già lunedì scorso erano state fermate alcune persone poi rilasciate.
Sarebbero sei raid a Molenbeek e in altre aree di Bruxelles. Una decina finora le perquisizioni. Le azioni puntano a scovare amici e parenti di vicine a Bilal Hadfi, uno dei kamikaze che si è fatto esplodere nei pressi dello Stade de France, venerdì 13 novembre. Sebbene non siano direttamente collegati alla mattanza parigina, ha specificato il procuratore federale.
Anche nel blitz di Molenbeek , come quello a Saint-Denis – dove sono morti 3 terroristi ed eseguiti 8 arresti – sono diversi i corpi di polizia impegnati, con l’ausilio di mezzi pesanti, elicotteri e cani anti esplosivo.
Il timore forte dell’intelligence è quello che gli uomini di Daesh (Isis) possano arrivare ad utilizzare armi chimiche. Non è un caso se gli ospedali francesi siano stati riforniti di scorte l’atropina solfato e il governo ha autorizzato con un decreto di sabato 14 novembre (il giorno dopo gli attacchi) la farmacia centrale dell’esercito a produrne in quantità. Si tratta di soluzioni iniettabili di 40 mg / 20 ml PCA organofosfati neurotossici contenente l’atropina solfato
“L’immaginazione macabra” dei mandanti del terrorismo islamico “non ha limiti”, e “oggi non possiamo escludere niente”, ci può anche “essere il rischio di armi chimiche e biologiche”, ha infatti confermato il premier francese Manuel Valls davanti all’Assemblea nazionale.
Intanto è ancora giallo sulla sorte della mente degli attacchi, Abdelhamid Abaaoud. Secondo i media del Belgio, sarebbe morto nel corso dell’attacco della polizia a Saint-Denis. In serata anche il Washington Post, che cita fonti dell’intelligence, la “mente” degli attentati è morto ucciso nel raid.
A frenare è però il procuratore di Parigi, Francois Molins che ieri sera ha riferito, che Abdelhamid Abaaoud e Abdeslam Salah non sono tra i fermati nel raid ma non avrebbe precisato se tra i tre uccisi (tra cui una donna kamikaze), ci siano persone “ancora da identificare”.