L’esercito degli Stati Uniti, avrebbe ucciso in un raid aereo in Libia, il leader dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL) in Libia. Si tratta di Abu Nabil, conosciuto anche come Wissam Najm Abd Zayd al Zubaydi. Lo ha annunciato il portavoce del Pentagono, Peter Cook.
Abu Nabil – cittadino iracheno e soggetto di rango di lunga data di al-Qaeda – sarebbe il mandante della barbara esecuzione di un gruppo di cristiani copti egiziani decapitati a febbraio su una spiaggia della costa del Paese nordafricano. Fu lui ad annunciarlo in un video, come crudele forma di propaganda. Ad Abu Nabil gli si imputano diversi crimini.
“La morte di Nabil ha detto Cook – indebolisce la capacità di ISIL di raggiungere gli obiettivi del gruppo terroristico in Libia, tra cui il reclutamento di nuovi adepti nell’organizzazione, la proliferazione di basi in Libia e la pianificazione di attacchi contro gli Stati Uniti”.
Anche se questo non è stato il primo attacco americano contro i terroristi in Libia, è di sicuro il primo attacco degli Usa contro un leader ISIL in nella nazione nord africana. Ciò dimostra, ha spiegato il portavoce, che gli Stati Uniti saranno ovunque i leader dell’Isil si stabiliscano e operino.
Peter Cook ha concluso dicendo che l’operazione è stata autorizzata e avviata dal Pentagono prima che l’attacco terroristico a Parigi avesse luogo.
Probabilmente Abu Nabil è una delle menti della strage del museo del Bardo a Tunisi, dove furono trucidate 24 persone tra cui quattro italiani.
Appena due giorni era stata annunciata anche l’uccisione di un altro dei boia dell’Isis: Jihadi John, al secolo Mohammed Emwazi, il britannico di origini kuwaitiane che sarebbe stato colpito in un raid di droni Usa a Raqqa, in Siria. Fonti militari Usa di alto rango hanno riferito che la sua morte “è certa al 99 percento”.