Sull’affaire immigrazione che sta vivendo l’Italia con flussi migratori senza precedenti, i Vescovi italiani hanno “l’impressione” che l’Unione europea voglia “in modo elegante lavarsi le mani di fronte a un dramma che diventerà sempre più insopportabile dall’Italia”. A sostenerlo in una intervista rilasciata a Radio Vaticana, è il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino.
Il prelato attacca così l’Europa dopo l’ennesima strage di Cristiani gettati in mare da profughi musulmani, ma anche a seguito delle sconcertanti dichiarazioni del commissario per l’immigrazione Dimitri che ieri ha affermato che l’Ue non ha “né fondi né supporto politico” per affrontare l’emergenza migratoria.
Per Galantino, “dire deluso” per il comportamento dell’Ue “è troppo poco”, perché, spiega “è evidente che qui non si vuole riflettere seriamente sulla situazione. E’ chiaro che non si può affrontare questo problema, questo dramma, con gli strumenti di sempre. Bisogna evidentemente mettere in campo altri modi di pensare, altri modi di agire, altri modi di intendersi”.
“Qui l’alternativa è o allargare le braccia o andare a far guerra: ma possibile – si chiede il segretario dei Vescovi – che non esista la possibilità per tanti Stati, per tante nazioni che hanno al loro interno energie anche intellettive e organizzative straordinarie, possibile che non siano in grado di pensare interventi che non siano quelli dell’intervento armato oppure delle braccia allargate? Io ho l’impressione veramente che si tratta soltanto di una sorta di modo elegante per lavarsi le mani (da parte dell’Europa, ndr) di fronte a un dramma che diventerà sempre più insopportabile dall’Italia”.
Ma il monsignore attacca anche chi, come gli Usa, negli anni ha speculato in nord Africa per poi abbandonarlo tra macerie e disperazione.
“Aspetto – spiega Galantino al giornalista di Radio Vaticana Alessandro Guarasci – il momento in cui gli Stati Uniti, l’Europa ed altri dicano almeno una parola, almeno una!, di autocritica su quello che hanno fatto negli anni passati. Se siamo seri – sottolinea Galantino – dobbiamo dire anche che gran parte di queste situazioni sono state favorite, se non proprio create da tipi di interventi incauti, da interventi dietro i quali stiamo scoprendo un poco alla volta che c’erano soltanto interessi: altro che voglia di esportare valori, altro che voglia di esportare democrazia!”, ha concluso Nunzio Galantino.
Intanto fanno discutere le dichiarazioni di Graham Leese, ex consulente speciale per Frontex che in una intervista al Daily Telegraph ha sostenuto che “le organizzazioni criminali (l’Isis) che gestiscono il traffico di esseri umani nel Mediterraneo avvertono in anticipo le autorità italiane “tramite delle soffiate”, quando stanno per inviare barche cariche di migranti.
Sempre secondo le sue parole, gli scafisti non mettono più la stessa quantità di carburante sulle imbarcazioni “sapendo che poi i migranti saranno recuperati”. Uno scenario inquietante che fa sospettare di essere davanti a un sistema ben collaudato come quello accertato dalla procura di Roma con l’inchiesta Mafia Capitale, dove i vari Buzzi e Carminati facevano affari d’oro con il via vai di migranti che secondo Buzzi “è un business che rende più della droga”.