Nelle ultime 24 ore le forze di occupazione israeliane hanno commesso cinque massacri contro famiglie nella Striscia di Gaza, provocando l’uccisione di almeno 46 palestinesi e il ferimento di altri 135, secondo le autorità mediche citate dall’agenzia Wafa.
Almeno 14 persone sono state uccise e altre 30 ferite, tra cui donne e bambini, a seguito di una serie di attacchi aerei effettuati in tutta Gaza dalle prime ore di domenica mattina. Altre vittime sono state segnalate dopo raid in altre aree della Striscia.
Secondo i resoconti locali, uno degli incidenti più mortali si è verificato quando un attacco aereo israeliano ha colpito una tendopoli che ospitava gli sfollati nella città di Izbat Beit Hanoun, nel nord di Gaza. Diversi civili sono stati uccisi e altri feriti nell’attacco.
Secondo le stesse fonti, i servizi di emergenza non riescono ancora a raggiungere le numerose vittime e i cadaveri rimasti intrappolati sotto le macerie o sparsi sulle strade dell’enclave devastata dalla guerra, poiché le forze di occupazione israeliane continuano a ostacolare il movimento delle ambulanze e degli equipaggi della protezione civile.
Le autorità sanitarie locali hanno confermato che il bilancio delle vittime palestinesi dell’assalto israeliano dal 7 ottobre 2023 è salito a 44.976 vittime accertate, con ulteriori 106.759 persone ferite. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini.
L’attacco genocida di Israele continua inarrestabile nonostante le richieste del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco immediato e le direttive della Corte internazionale di giustizia che sollecitano misure per prevenire il genocidio e alleviare la terribile situazione umanitaria a Gaza.