Dramma in Calabria. La figlia di sette anni cade dalla finestra della casa protetta dove viveva con la madre, riportando gravi ferite, e la donna una volta arrivata in ospedale con la piccola, si è suicidata lanciandosi nel vuoto, pare dal quinto piano del nosocomio Pugliese del capoluogo di regione. La tragedia della bambina è avvenuta stamane in una casa protetta a Botricello, nel catanzarese.
La bimba era assieme alla madre, una donna di 30 anni, nella loro stanza della casa famiglia quando, per cause in corso di accertamento e forse approfittando di un attimo di distrazione della madre (o per altri motivi al vaglio) sarebbe caduta dal secondo piano provocandosi diversi traumi. E’ grave ma dovrebbe farcela.
Madre e figlia, originarie di un comune dell’entroterra catanzarese (alcuni media citano Sersale) erano ospiti della casa famiglia da circa un paio d’anni. Sulla caduta della bambina dalla finestra stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina che stanno proseguendo gli accertamenti per cercare di ricostruire quanto è accaduto.
In ospedale, per il suicidio della madre, sono intervenuti gli investigatori della Squadra mobile di Catanzaro. Nella caduta la bambina, che è stata subito soccorsa e trasportata nell’ospedale Pugliese di Catanzaro in ambulanza, ha riportato diversi traumi ma, secondo quanto si è appreso, non sarebbe in pericolo di vita.
Non è chiaro perchè la donna con la piccola fossero in una casa famiglia, che in genere ospita persone disagiate o vittime di violenza domestica. Probabilmente, ha avuto un grave senso di colpa e, arrivata all’ospedale catanzarese, ha deciso di farla finita lanciandosi nel vuoto da una altezza di circa 15 metri.
La vicenda, non appena resa nota, ha scosso l’intera regione.