17 Ottobre 2024

Offensiva di Israele in Libano, ucciso un sindaco e diversi civili

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L’esercito israeliano ha confermato di aver attaccato la città di Nabatiyeh, nel Libano meridionale, sottolineando che sono stati “colpiti decine di obiettivi terroristici di Hezbollah” e che le infrastrutture sotterranee utilizzate dalle Forze Radwan di Hezbollah nel sud del Paese sono state “smantellate”.

Nel raid israeliano è stato ucciso il sindaco della città di Nabatiyeh, Ahmad Kahi, nel sud del Libano, ha reso noto un funzionario locale. “Per ora, 11 attacchi hanno colpito principalmente Nabatiyeh ma anche i suoi dintorni”, ha detto il governatore di Nabatiyeh Howaida Turk.

Negli attacchi al comune libanese almeno cinque persone sono state uccise nei ripetuti attacchi israeliani contro il municipio di Nabatiyeh, ha reso noto il governo. Secondo il quotidiano libanese L’Orient-Le Jour, i raid israeliani sono stati “una quindicina”.

“Le truppe dell’Idf continuano un’attività operativa limitata, localizzata e mirata contro le infrastrutture terroristiche di Hezbollah nel sud del Libano. Negli ultimi giorni, le truppe hanno localizzato e condotto raid mirati su un’ampia rete di infrastrutture sotterranee e pozzi di tunnel che includevano alloggi e armerie e hanno trovato una grande quantità di armi – si legge in un comunicato pubblicato su Telegram -. Queste infrastrutture erano destinate ad aiutare le forze di Radwan nell’ambito del piano di Hezbollah ‘Conquistare la Galilea’. La rete di tunnel era inserita nel cuore della città, sotto le case dei civili libanesi che venivano utilizzate dai terroristi di Hezbollah, che sfruttavano cinicamente le infrastrutture civili nel sud del Libano. Questa mattina (mercoledì), la rete di tunnel è stata smantellata dalle truppe dell’Idf”.

L’esercito precisa che l’Aeronautica militare ha colpito questa mattina nell’area di Nabatieh “siti di infrastrutture terroristiche, centri di comando di Hezbollah e strutture di stoccaggio delle armi, che Hezbollah aveva posto vicino a infrastrutture civili, sfruttando la popolazione civile come scudo umano”.

L’esercito israeliano – scrive Al Jazeera – ha bombardato la periferia meridionale di Beirut poche ore dopo che gli Stati Uniti avevano dichiarato di essere contrari alla portata degli attacchi contro la capitale libanese.

Il principale diplomatico iraniano ha dichiarato al capo dell’ONU Antonio Guterres che Teheran è pronta a una risposta “decisa e deplorevole” se Israele attaccasse il suo Paese in rappresaglia per un attacco missilistico.

Hezbollah ha affermato che i suoi combattenti hanno effettuato quattro attacchi missilistici durante la notte sulla “città occupata di Safed” nel nord di Israele e sulle aree di Dalton, Dishon e Yiftah nel nord.

Ministro Israele, “pressione degli Usa su aiuti è sbagliata”
Amichai Chikli, ministro israeliano per gli Affari della diaspora e membro del partito Likud del premier Netanyahu, ha attaccato alla radio pubblica “questa politica dell’amministrazione Biden di esercitare una pressione massiccia sulla questione umanitaria che è sbagliata e alla fine ci costringerà a prolungare i combattimenti”. Lo riporta la Bbc citata da altri media. “Gli aiuti umanitari, in molti casi, finiscono nelle mani sbagliate. Inoltre, la pratica che consente ai civili di spostarsi in aree sicure è conforme al diritto internazionale”, ha detto. Per il ministro, “purtroppo, sembra ci siano in gioco anche considerazioni interne americane”.


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