14 Ottobre 2024

Netanyahu: “Via l’Unifil dal Libano”. Italia: “Inaccettabile”. E Israele irrompe coi tank

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“Ogni giorno le forze armate israeliane fanno incursioni nel sud del Libano col pretesto che vi siano depositi di armi e munizioni”, sostengono le autorità libanesi. E ogni giorno vi sono “attacchi alle forze di pace e sicurezza Unifil delle Nazioni Unite”, affermano i capi della missione dell’Onu, con Netanyahu che vorrebbe costringere la missione Onu a sloggiare via dal confine dove sono stanziati i caschi blu dell’Onu a presidio della sicurezza dell’area di confine tra Libano e Israele. Il pretesto, questa volta, è che secondo il primo ministro israeliano Unifil sarebbe “ostaggio” della resistenza libanese Hezbollah o che i militari Onu sarebbero scudi umani dei miliziani.

Domenica due carri armati israeliani “sono entrati con la forza” in una postazione dell’Unifil nel sud del Libano, ha riferito la missione di peacekeeping Onu.

Unifil, ‘Israele spieghi queste violazioni scioccanti’

Unifil ha accusato l’esercito israeliano di aver bloccato uno dei suoi movimenti, chiedendo “spiegazioni” dopo queste “scioccanti violazioni”. “Ieri i soldati dell’esercito israeliano hanno bloccato un movimento logistico cruciale dell’Unifil vicino a Meiss el-Jabal, impedendone il passaggio. Questo movimento cruciale non ha potuto essere effettuato”, ha affermato la missione Onu.

Crosetto, ennesimo incidente inaccettabile contro Unifil

L’incidente di oggi con 2 carri armati israeliani entrati con la forza in una postazione Unifil “costituisce un atto inaccettabile nei confronti della Forza di pace delle Nazioni Unite, il cui mandato è orientato esclusivamente al mantenimento della stabilità e della sicurezza nell’area”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che aggiunge: “a seguito di questa grave violazione ho chiesto al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, di mettersi in contatto con il suo omologo. Il generale Portolano ha prontamente interloquito con il capo di Stato Maggiore delle Forze di Difesa israeliane, generale Herzi Halevi, ribadendo la necessità di evitare ulteriori azioni ostili. Stessa cosa mi ha assicurato il mio omologo, Gallant”.

Meloni sente Netanyahu: “Inaccettabili gli attacchi a Unifil”

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “ha avuto una conversazione telefonica con il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Meloni ha ribadito l’inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane, ricordando come la Missione agisca su mandato del Consiglio di Sicurezza per contribuire alla stabilità regionale”. Lo comunica Palazzo Chigi spiegando che la premier “ha sottolineato l’assoluta necessità che la sicurezza del personale di Unifil sia sempre garantita”. Meloni, riferisce la nota, “ha rinnovato l’impegno dell’Italia in questo senso, dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati”.

Netanyahu all’Onu, via Unifil da roccaforti Hezbollah

“È giunto il momento di rimuovere l’Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah”, ha affermato Benyamin Netanyahu in una dichiarazione registrata, in cui si è rivolto al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres: “L’Idf lo ha chiesto ripetutamente, e ha avuto ripetuti rifiuti, tutti volti a fornire uno scudo umano a Hezbollah. Il vostro rifiuto di evacuare i soldati li rende ostaggi di Hezbollah”. “Questo mette in pericolo la loro vita e quella dei nostri soldati. Ci rammarichiamo per l’infortunio subito dai soldati Unifil, facciamo tutto per prevenire questi incidenti”, ha detto.

“Sfortunatamente, alcuni leader europei stanno esercitando pressioni nel posto sbagliato. Invece di criticare Israele, dovrebbero rivolgere le loro critiche a Hezbollah, che usa l’Unifil come scudo umano proprio come Hamas a Gaza usa l’Unrwa”, ha detto Netanyahu.

Croce Rossa, feriti paramedici in raid nel sud del Libano

Intanto la Croce Rossa riferisce che diversi dei suoi soccorritori sono rimasti feriti oggi in un attacco ad una casa nel sud del Libano dove erano stati inviati “in coordinamento” con la missione delle Nazioni Unite che funge da cuscinetto tra Israele e Libano. “Mentre la squadra cercava vittime da soccorrere, la casa è stata colpita per la seconda volta, provocando traumi ai soccorritori e danni a due ambulanze”, ha riferito la Croce Rossa libanese. Questa squadra, ha aggiunto, “era stata inviata in coordinamento con la Forza ad interim delle Nazioni Unite (Unifil) dispiegata nel sud del Libano, bombardato quotidianamente da aerei israeliani.


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