18 Dicembre 2024

Elezioni in Francia, la Le Pen spera di conquistare il “palazzo”. Ma cambierà poco

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La Francia vota e la destra di Le Pen, forte del consenso alle europee, con il suo Rassemblement National bussa nuovamente alle porte del potere convinta di poter entrare nei “Palazzi” che contano. Occasione già tentata negli anni scorsi dove prima il Fronte National del padre e poi da Marine per un filo non è entrata all’Eliseo lasciando spazio a Macron per ben due mandati. Dopo la batosta alle europee, il presidente francese ha sciolto il parlamento indicendo elezioni legislative anticipate. Il vento ora soffia forte verso il RN, almeno alla vigilia. Si vota in due turni. Circa cinquanta milioni i francesi chiamati a scegliere.

A Palais Matignon, il palazzo sede del governo, tra una settimana Jordan Bardella, 28 anni, delfino di Marine Le Pen, potrebbe entraci da nuovo primo ministro.

Nei piani personali della leader, c’è tuttavia l’altro “Palazzo”, l’Eliseo, che nel 2027 l’uomo dell’alta finanza Emmanuel Macron lascerà al termine di due mandati. L’ultimo di questi, rischia di restare nella storia come il periodo della Quinta repubblica che ha aperto la strada al Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen, eredi del Front National (FN) di Jean-Marie Le Pen.

Sono trascorsi 22 anni da quando – erano le presidenziali del 2002 – l’anziano fondatore del partito che incarna l’estrema destra francese si trovò, a sorpresa, proiettato al ballottaggio. Era la prima volta, il Front National e l’Eliseo separati da una votazione.

Si mise in moto il Front Républicain, quel riflesso che fino ad allora aveva spinto i francesi che non fossero di estrema destra a votare, al ballottaggio, insieme a tutti gli altri partiti contro il nemico comune, il FN.

Del Fronte Repubblicano resta poco o nulla. La Marine, ha smembrato il partito fondato dal padre per farne uno organico all’establishment atlantista e filo Usa, come in Italia FdI e Lega, facce della stessa medaglia neoliberista guerrafondaia.

La conseguenza è che al ballottaggio il RN potrà sfruttare le divisioni fra macroniani e sinistra: entrambi, infatti, soltanto in alcuni casi faranno desistenza per riversare i voti del più debole sul candidato più competitivo. Negli altri casi, vincerà RN, che in base alle ultime indagini sfiora la maggioranza assoluta (289 seggi). Gli ultimi sondaggi vedono RN al 35%, Nuovo Fronte Popolare (NFP) al 29%, Ensemble al 20%, i Républicains al 9%. Comunque vada, non essendoci alternative vere al sistema, vincerà come sempre lo “status quo”


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