Israele bombarda il valico di frontiera di Rafah tra la Striscia di Gaza e l’Egitto per impedire l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) chiede l’apertura di un corridoio umanitario dentro e fuori la Striscia di Gaza, posta sotto assedio totale da parte di Israele. Secondo quanto trapela da alcuni canali, le forze israeliane al confine starebbero impedendo l’accesso a mezzi con aiuti umanitari, cibo e acqua verso la Striscia di Gaza.
“L’Oms chiede la fine della violenza. È necessario un corridoio umanitario per raggiungere le persone con forniture mediche essenziali”, ha detto il portavoce dell’Oms Tarik Jasarevic in una conferenza stampa a Ginevra. c
Intanto si sta aggravando anche la situazione degli ospedali. I nosocomi sono sopraffatti mentre l’esercito israeliano continua il bombardamento della Striscia di Gaza, quattro giorni dopo che Hamas ha sparato razzi in Israele in un attacco senza precedenti. Attacchi motivati da Hamas – affermano – dopo la profanazione della Moschea Al-Aqsa, luogo sacro per gli arabi a Gerusalemme est e dopo che i coloni israeliani da mesi stanno esercitando pressioni e violenze verso i palestinesi, di cui molte persone uccise.
I bombardamenti hanno colpito vicino al valico di frontiera di Rafah tra la Striscia di Gaza e la penisola egiziana del Sinai, raccontano i cronisti citati da Al Jazeera. L’ultimo bilancio delle vittime ammonta a 770 palestinesi a Gaza e a oltre 900 persone in Israele. Verso gli ottomila i feriti.