10 Ottobre 2024

Mosca lancia il missile a propulsione nucleare Burevestnik. Putin: “Testato con successo”

Il leader della Federazione russa al forum Valdai: "Non saremo i primi a lanciare armi nucleari, nessun sano di mente lo farebbe. Certamente, se attaccati reagiremo duramente e nessun nemico sopravviverà"

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La Russia ha quasi completato il suo lavoro sulle armi strategiche avanzate e ha condotto con successo l’ultimo test del missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik, ha detto giovedì il presidente Vladimir Putin in una sessione plenaria del Valdai International Discussion Club. Lo riporta la Tass.

“In questo momento abbiamo effettivamente completato il lavoro sulle armi strategiche avanzate di cui avevo parlato e annunciato diversi anni fa. Abbiamo condotto con successo l’ultimo test del missile da crociera a raggio globale Burevestnik a propulsione nucleare”, ha detto il capo dello Stato russo.

Il presidente Putin ha affermato nel suo discorso sullo stato della nazione all’Assemblea federale del 1° marzo 2018 che la Russia avrebbe sviluppato nuovi tipi di armamenti, tra cui il missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik, in grado di garantire un equilibrio strategico globale per i decenni a venire (a scopo di deterrenza).

Nelle scorse settimane Mosca aveva messo in “stato di combattimento” il sistema missilistico Sarmat, un super razzo capace di trasportare fino ad una quindicina di testate nucleari e in grado di colpire obiettivi, in pochi minuti, ovunque nel mondo, Stati Uniti compresi. Il leader russo ha espresso la fiducia che, allo stato attuale, non esistono minacce praticabili allo Stato della Russia. Tuttavia, ha detto ancora, “abbiamo in realtà finito con il lavoro sul Sarmat, un missile super pesante. La questione è che dobbiamo solo finalizzare alcune procedure in modo puramente amministrativo e burocratico e procedere con la loro produzione di massa dei sistemi missilistici e metterli in servizio di combattimento. Lo faremo nel prossimo futuro”, ha detto Putin.

“La Russia deve rispondere alla costante crescente pressione geopolitica” contro la Federazione, ha spiegato ancora il presidente Putin. “La guerra scatenata dal regime di Kiev con il sostegno diretto e attivo dell’Occidente collettivo dura ormai da dieci anni e l’operazione militare speciale della Russia in Ucraina mira proprio a cessare le operazioni militari nella regione”, ha detto il leader russo.

“L’operazione militare speciale ci ricorda che i passi unilaterali, indipendentemente da chi li intraprende, inevitabilmente scateneranno delle reazioni. Come sapete, l’azione innesca delle controazioni”, ha detto il capo dello Stato, aggiungendo che qualsiasi nazione responsabile, sovrana, indipendente che si rispetti, agirebbe in questo modo.

“Credo – ha aggiunto in relazione al test missilistico – che nessuno sano di mente e con la memoria lucida penserebbe di usare armi nucleari contro la Russia”. Per dire che Mosca non attaccherà mai gli altri ma è pronta a reagire a qualsiasi attacco missilistico ostile.

L’attacco di ritorsione della Russia in seguito ad un attacco nucleare da parte di un potenziale aggressore lascerà il nemico senza possibilità di sopravvivenza, ha detto il presidente russo Vladimir Putin al forum di Valdai.

“Voglio assicurare a tutti che da oggi sarà assolutamente inaccettabile per qualsiasi potenziale aggressore mirare a colpire la Russia. A partire dal momento in cui verrà rilevato un lancio di missili, non importa da dove provenga – da qualsiasi punto degli oceani del mondo o da qualsiasi territorio – seguirà un contrattacco, con così tanti missili, così tante centinaia dei nostri missili che appariranno in aria, che nessun nemico avrà la possibilità di sopravvivere”. Gli attacchi di ritorsione verranno effettuati “in più direzioni contemporaneamente”, ha sottolineato Putin.

Il presidente ha ricordato che nella dottrina militare russa esistono due ragioni per il possibile utilizzo delle armi nucleari: un attacco nucleare nemico sul territorio russo, al quale dovrebbe seguire un attacco di ritorsione.

“In pratica, ciò che significa è questo: i missili vengono lanciati, il nostro sistema di allarme missilistico li rileva e avverte che l’obiettivo è il territorio della Russia. Tutto questo avviene in pochi secondi, come tutti capiranno. Avendo capito che la Russia sta per essere colpita , noi, da parte nostra, rispondiamo a questa aggressione”, ha spiegato Putin.

La seconda ragione, ha affermato il presidente, “è una minaccia per l’esistenza dello Stato russo, anche se contro il Paese vengono usate solo armi convenzionali”.

Il presidente russo ha sottolineato di non vedere la necessità di modificare la parte della dottrina nucleare nazionale relativa alle armi nucleari. “Il potenziale nemico è consapevole delle nostre capacità. Un’altra cosa: ho sentito richieste per la ripresa dei test nucleari. Gli Stati Uniti hanno firmato un trattato internazionale che mette al bando le armi nucleari, e anche la Russia lo ha firmato e ratificato”, ha infine concluso Putin.


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