I leader dei paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) hanno adottato la dichiarazione finale del 15° vertice Johannesburg-2. Il documento in 94 punti è dedicato principalmente alle questioni economiche e alla cooperazione, mentre l’Ucraina viene menzionata solo una volta. La decisione di allargare il gruppo è stato il risultato principale del vertice. L’agenzia Tass ha riassunto le idee chiave del documento finale del vertice.
Espansione dei BRICS
Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti diventeranno membri a pieno titolo dal 1° gennaio 2024. I ministri degli Esteri dei BRICS sono stati incaricati di stilare un elenco dei probabili paesi partner (che potrebbero essere ventidue). Una relazione su questo tema dovrebbe essere presentata al prossimo vertice che si terrà a Kazan nel 2024.
Cooperazione economica
È stato riaffermato l’impegno a rafforzare il coordinamento macroeconomico e ad approfondire la cooperazione economica. I partecipanti all’associazione hanno annunciato l’intenzione di rafforzare la cooperazione nel settore agricolo per garantire la sicurezza alimentare. Va notato che i paesi BRICS rappresentano un terzo della produzione alimentare mondiale. I BRICS sostengono l’uso delle valute nazionali nelle transazioni commerciali e finanziarie tra i paesi dell’associazione.
L’associazione è contraria alle barriere commerciali, comprese quelle imposte da numerosi paesi sviluppati con il pretesto della lotta al cambiamento climatico.
Appello alle riforme
L’ONU è vista come una pietra angolare del sistema delle relazioni internazionali. I membri BRICS riaffermano il loro impegno a favore del multilateralismo e del diritto internazionale. Allo stesso tempo, i BRICS sostengono l’idea di riformare l’ONU, compreso il Consiglio di Sicurezza, e sostengono una più ampia rappresentanza dei paesi in via di sviluppo nel Consiglio di Sicurezza.
Anche l’Organizzazione Mondiale del Commercio e le istituzioni finanziarie di Bretton Woods, compreso il Fondo Monetario Internazionale, dovrebbero essere riformate.
Impegno al dialogo
I paesi BRICS sono preoccupati per i conflitti nel mondo e sostengono la loro risoluzione pacifica attraverso i colloqui. L’associazione sostiene soluzioni diplomatiche ai conflitti in Niger, Libia e Sudan sulla base dell’ONU e dell’Unione africana. I BRICS accolgono con favore anche tutti gli sforzi volti a promuovere una soluzione politica e negoziata alla crisi siriana. La soluzione della questione nucleare iraniana dovrebbe essere pacifica e diplomatica.
Conflitto ucraino
I membri del BRICS hanno apprezzato le “proposte di mediazione” volte ad una soluzione pacifica della crisi ucraina, compresa una missione di mantenimento della pace africana.
G20
Il G20 mantiene il suo ruolo guida come forum multilaterale per la cooperazione economica e finanziaria internazionale, riunendo stati industrializzati, economie di mercato emergenti e paesi in via di sviluppo, dove le principali economie cercano congiuntamente soluzioni alle sfide globali. I paesi BRICS sono impegnati in un approccio equilibrato volto a rafforzare e integrare la voce del Sud del mondo nell’agenda del G20 durante la presidenza indiana nel 2023 e le presidenze brasiliana e sudafricana nel 2024 e 2025.
Affrontare le pandemie
La ripresa economica globale squilibrata dopo la pandemia sta aumentando le disuguaglianze globali. I paesi BRICS sono impegnati a intensificare gli sforzi nella prevenzione, preparazione e risposta alla pandemia. A questo proposito, i membri BRICS ritengono importante continuare a sostenere il Centro virtuale di ricerca e sviluppo dei vaccini BRICS.
Lotta alla corruzione e al terrorismo
È necessario rafforzare la cooperazione internazionale per combattere i flussi finanziari illeciti e aumentare l’attività congiunta di lotta al terrorismo.
I paesi BRICS hanno chiesto la rapida adozione di una Convenzione globale sul terrorismo internazionale da parte dei membri delle Nazioni Unite, nonché l’avvio dei negoziati su una convenzione internazionale sulla prevenzione degli atti di terrorismo chimico e biologico sulla piattaforma della Conferenza sul disarmo.