Omicidio Pirillo, condannato all’ergastolo il presunto boss

Si tratta di Cataldo Marincola, di 58 anni, ritenuto esponente di spicco dell'omonima cosca di Cirò Marina. Lo ha deciso la Corte di Assise di Catanzaro. Il delitto di Vincenzo Pirillo è avvenuto il 5 agosto 2007 in un ristorante nella località crotonese

Carlomagno

aula giustizia processo

La Corte di Assise di Catanzaro ha condannato all’ergastolo il presunto boss della ‘ndrangheta Cataldo Marincola, di 58 anni nel processo per l’omicidio di Vincenzo Pirillo, avvenuto il il 5 agosto 2007 in un ristorante di Cirò Marina, nel Crotonese.

Dalla stessa accusa è stato assolto, invece, Silvio Farao, di 72 anni, considerato il capo della cosca Farao-Marincola di Cirò Marina.

Il pubblico ministero, Domenico Guarascio, sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, aveva chiesto la condanna al carcere a vita per entrambi gli imputati.

Pirillo, nel momento in cui fu ucciso, stava cenando insieme ai familiari e teneva sulle ginocchia una bambina di 11 anni, che restò ferita ad una scapola. Nell’occasione, inoltre, furono ferite altre quattro persone.

Movente dell’omicidio, secondo l’accusa, sarebbe stata la gestione da parte di Pirillo della cosiddetta “bacinella”, la cassa comune della cosca in cui vengono riversati i proventi delle attività illecite, destinati, tra l’altro, al mantenimento dei familiari dei detenuti.

All’epoca dei fatti Vincenzo Pirillo era il “reggente” della cosca di Cirò Marina in assenza di Silvio Farao e Cataldo Marincola, latitanti dopo essersi sottratti ad una condanna per omicidio.