Naufragio a Cutro, rinvenuto un altro cadavere. Le vittime salgono a 64

Carlomagno
(Ansa)

Il corpo senza vita di un uomo di circa 30 anni è stato recuperato nella mattinata di martedì 28 febbraio nelle acque di Steccato di Cutro, dopo il naufragio di domenica scorsa di un barcone carico di migranti e che ha provocato la morte di decine di persone.

Il cadavere è stato individuato e poi recuperato nella zona dai soccorritori. Salgono a 64 le vittime accertate, ma si temono possano essere molte di più, forse un centinaio.

Di queste, 23 sono state identificate, si tratta di 22 afghani ed 1 siriano. I dati sono forniti dal Centro coordinamento dei soccorsi aperto nella Prefettura di Crotone. I minori morti sono 14 e altrettanti sono quelli sopravvissuti.

Tra loro 5 sono ricoverati in ospedale, sei sono al Cara di Isola Capo Rizzuto, uno, che ha detto di avere 17 anni, è stato fermato come presunto scafista, e 2 non accompagnati portati in strutture idonee. I ricoverati in ospedale sono in tutto quindici. Lunedì un uomo ricoverato dopo il naufragio è deceduto.

Intanto prosegue l’azione di soccorso dei Vigili del fuoco e delle unità di altri Corpi di polizia, che non si è mai fermata dall’alba di domenica. Con le condizioni del mare che vanno via via attenuandosi, ci sarà la possibilità per i sommozzatori di individuare altri corpi. Con le acque agitate degli ultimi due giorni è possibile che alcuni corpi siano stati trasportati dalle correnti molto al largo, o comunque per miglia lungo le coste, lontano dal punto della tragedia.

In azione ci sono, fra gli altri mezzi, due vedette della Guardia costiera. Stamani hanno operato anche due elicotteri, uno della Capitaneria di Porto ed uno della Polizia di Stato. Le ricerche continueranno anche nella notte.