Che i terremoti non sono prevedibili i cosiddetti “scienziati” ce lo hanno raccontato in tutte le salse. Ma c’è una piccola e incredibile eccezione, nei potenti e devastanti sisma che si sono verificati oggi tra Turchia e Siria.
Un geologo di nome Frank Hoogerbeets, che opera nel campo degli eventi sismici, ha scritto il 3 Febbraio scorso, appena tre giorni fa, che “prima o poi in questa regione ci sarà un terremoto di magnitudo 7.5 (Turchia centro-meridionale, Giordania, Siria e Libano)”.
L’esperto ha scritto il twitt a commento di una mappa che riporta un sisma di 4.4 verificatosi il 3 febbraio, all’incirca nella stessa zona dov’è avvenuta la scossa di magnitudo 7,9 di questa notte, al confine tra i due paesi. Come avrà fatto a prevederlo?
Un caso analogo lo abbiamo vissuto con Gianpaolo Giuliani, tecnico abruzzese dell’Istituto di Fisica dello Spazio interplanetario distaccato presso i laboratori nazionali del Gran Sasso, che aveva previsto il disastroso terremoto de L’Aquila nel 2009.
Giuliani, scomparso a febbraio 2022, studiava i gas radon e da queste ricerche ha fatto importanti scoperte sulla correlazione tra il rilascio dei gas Radon nella crosta terrestre e il verificarsi di terremoti, ricerche che hanno interessato e incuriosito i centri di geologia nel mondo.
Giuliani però venne criticato e demonizzato dalla cosiddetta comunità scientifica e dai media mainstream fino a farlo tacere. Ma in fondo aveva ragione. I terremoti possono essere previsti con tecniche che il tecnico aveva indivuato. Evidentemente a certi esperti ed agli ambienti élitari non era gradito, forse per interessi e assetti geopolitici…