Strage della strada in Umbria. Quattro giovani dell’alto Tevere umbro, sono morti nella notte in un incidente stradale avvenuto in località Altomare a San Giustino Umbro.
I quattro viaggiavano a bordo di una Fiat Punto che – in base a quanto ricostruito finora dai carabinieri – è finita fuori strada impattando violentemente contro un pilastro di cemento di contenimento ad un ponte.
Le vittime sono due ragazze, di 17 e 22 anni, e due ragazzi, di 20 e 21 anni. Tutti originari di Santa Maria Tiberina e di Città di Castello.
Le vittime erano reduci da una festa di compleanno e si stavano probabilmente dirigendo verso Sansepolcro in Toscana per andare in discoteca. Le vittime sono Luana Ballini, nata nel 2005, e Natascha Baldacci, Nico Dolfi e Gabriele Marghi tutti nati nel 2000.
C’è l’ipotesi che possa essere stata la strada bagnata la causa dell’incidente. Per ricostruire quanto successo sono al lavoro i carabinieri della compagnia di Città di Castello coordinati dalla Procura di Perugia.
L’incidente è avvenuto lungo un tratto di strada rettilineo. L’auto, una Fiat Punto, è prima finita in una cunetta e quindi contro il muro di contenimento di un ponte. I giovani sono tutti morti sul colpo all’interno dell’abitacolo.
Nel dicembre del 1999 altri quattro giovani morirono in seguito a un incidente stradale avvenuto a pochi metri di distanza. Una lapide si trova nel luogo in cui 23 anni fa un’utilitaria finì contro un albero, causando il decesso di un ventenne e tre diciottenni. Un quinto ragazzo di 18 anni riuscì invece a salvarsi. L’incidente avvenne a circa 200-300 metri dal punto in cui la scorsa notte la vettura dei quattro ragazzi è finita contro il muro di contenimento del ponte.
La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei ha espresso “il più profondo cordoglio a nome dell’amministrazione e dell’intera comunità regionale per la morte dei quattro ragazzi avvenuta questa notte nell’Alto Tevere. Ci stringiamo intorno alle famiglie colpite da questo avvenimento drammatico, a loro vanno le condoglianze e il sincero affetto di tutti gli umbri”.