E’ morto il boss della ‘ndrangheta Nicola Arena, ritenuto il capo dell’omonima cosca di Isola Capo Rizzuto (Crotone), considerata tra le più potenti dell’organizzazione criminale calabrese.
Arena, che aveva 85 anni ed era malato da tempo, è deceduto nella sua abitazione dove viveva da persona libera, avendo scontato tutte le condanne che gli erano state comminate.
Nicola Arena era stato arrestato più volte. Nel 1993 fu coinvolto, con l’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso, nell’operazione “Delta”, condotta dai carabinieri, ma riuscì a sfuggire all’arresto, rendendosi irreperibile.
Fu individuato e bloccato nel 1996 dagli stessi militari dell’Arma, che lo sorpresero in un terreno di sua proprietà a Isola Capo Rizzuto.
Successivamente era stato condannato a 14 anni di reclusione, 10 per associazione mafiosa e 4 per una serie di estorsioni commesse ai danni di alcuni villaggi turistici del crotonese.
Nel 2010 gli era stata inflitta un’altra condanna a 6 anni e 10 mesi di reclusione per rapina ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Condanna che aveva scontato, a causa dei suoi problemi di salute, agli arresti domiciliari.
Ad Arena erano stati anche confiscati i beni, consistenti in terreni agricoli e fabbricati che il Comune di Isola Capo Rizzuto aveva poi affidato ad alcune cooperative sociali.