Domenica 12 giugno si vota in tutta Italia per il referendum sulla Giustizia. In Calabria saranno chiamati alle urne anche i cittadini di diversi comuni, 75, tra cui Catanzaro, capoluogo di regione, per il rinnovo dei consigli comunali e l’elezione dei sindaci.
Ci sono anche altri tre centri con piรน di 15 mila abitanti: Paola e Acri, in provincia di Cosenza, e Palmi, in quella di Reggio.
Si vota soltanto nella giornata di oggi. Le operazioni di scrutinio per i Referendum inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi, mentre per le Comunali il conteggio dei voti comincerร domani alle 14.
A Catanzaro, come altrove, venerdรฌ si sono conclusi i comizi elettorali. Da una parte c’รจ il centrodestra tradizionale, con Lega, Forza Italia e Udc ma orfano dei meloniani, che corrono in autonomia, e di Noi con lโItalia albergata altrove, che punta le sue carte su un candidato sindaco ex Pd e โcivicoโ Valerio Donato, docente universitario.
Dallโaltra, il โcampo largoโ profetizzato da Enrico Letta, a trazione Pd e M5s, presente con proprie liste e simboli, e che a queste latitudini si ripropone, affidandosi ad un altro accademico, Nicola Fiorita.
Eโ stata la polemica, tanto rivolta allโinterno delle coalizioni, quanto diretta agli avversari di schieramento, a tenere banco nelle ultime settimane a Catanzaro, dove si recheranno al voto 73.294 elettori distribuiti in 92 seggi, e dove la campagna elettorale รจ giunta al rush finale.
E tutto questo ancora prima che venissero ufficializzati i nomi degli aspiranti sindaci e dei componenti delle liste: lacerazioni profonde che hanno scosso allโinterno partiti e coalizioni in campo. Tavoli e riunioni infruttuose, caratterizzate da autentici giri di valzer, con candidature annunciate e poi ritirate, si sono avvicendati in un centrodestra in cerca dโautore e che ha palesato profonde divisioni.
Ma il clima di scontro fratricida non ha risparmiato nemmeno il Pd, allโinterno del quale si รจ consumato lo strappo tra Donato, nome troppe volte tirato fuori dal cilindro dei Dem e poi accantonato in passato per la corsa a Palazzo De Nobili, e il partito, erede in parte di quel Pci-Pds-Ds in cui lo stesso docente ha militato per anni e che, adesso, gli ha preferito un altro โprofโ.
Alla fine attorno a Donato, candidato civico, si sono ritrovate convintamente la Lega, che in cittร ha come uomo forte Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale, e Forza Italia, con liste civiche e formazioni nate anche da pezzi del centro sinistra come Italia Viva.
Unโintesa che vede fuori Fratelli dโItalia, in corsa con Wanda Ferro. Ma non รจ tutto: a rendere ancora piรน ingarbugliata la matassa del centrodestra ci ha poi pensato lโaltro candidato di area, Antonello Talerico, presidente dellโOrdine degli avvocati. Mosaico elettorale, quello del capoluogo calabrese, che si completa con le candidature a sindaco di Francesco Di Lieto, avvocato anche lui, vice presidente nazionale del Codacons.
I seggi saranno aperti solo domenica dalle ore 7 alle ore 23. In tutta Italia per le amministrative si voterร in 978 comuni italiani. Tra i capoluoghi di regione, oltre a Catanzaro, si voterร anche a Genova, Palermo e L’Aquila, ma anche in altre grosse cittร non capoluoghi.
Peer il Referendum sulla Giustizia saranno chiamati al voto tutti gli elettori italiani aventi diritto. I quesiti sono cinque, per cui ai cittadini saranno consegnate altrettante schede. Chi vota SI esprime la volontร di abrogare le norme esistenti, chi vota NO, intende mantenere lo status attuale.
REFERENDUM 1
INCANDIDABILITA’
Eliminare le disposizioni introdotte nel 2012 con la legge Severino che prevedono lโincandidabilitร per le competizioni elettorali di ogni tipo per chi sia stato condannato in via definitiva per mafia terrorismo, corruzione ed altri gravi reati, nonchรฉ il divieto di ricoprire cariche elettive
REFERENDUM 2
CUSTODIA CAUTELARE
Cancellando una parte dell’articolo 274 del Codice penale, si vuole ridurre i casi in cui รจ prevista la custodia cautelare, e in particolare della carcerazione preventiva.
REFERENDUM 3
SEPARAZIONE CARRIERE
Evitare il cambio di funzioni fra giudice e pubblico ministero durante la carriera di un magistrato. Oggi sono possibili quattro passaggi, che vengono ridotti ad uno soltanto entro 10 anni dalla prima assegnazione con la riforma allโesame del Parlamento. Con il referendum si punta invece a rendere definitiva la scelta.
REFERENDUM 4
VOTO AGLI AVVOCATI
Consentire il voto degli avvocati che siedono nei consigli giudiziari anche sulle valutazioni di professionalitร dei magistrati. Lo prevede giร la riforma Cartabia, ma solo se il Consiglio dellโordine abbia segnalato comportamenti scorretti da parte del magistrato che si vuole valutare
REFERENDUM 5
FIRME PER IL CSM
Propone di cancellare la norma che stabilisce che ogni candidatura per lโelezione dei membri togati del Consiglio superiore della magistratura sia sostenuta dalle firme di almeno 25 presentatori. Lโobiettivo รจ arrivare a candidature individuali, giร previste dalla riforma Cartabia.
QUORUM
Il referendumย abrogativoย perย essere valido richiede la partecipazioneย della metร piรน uno degli aventi diritto al voto.ย