Agguato a Cassano, preso l’autore: è cugino della vittima

Carlomagno

Ha ferito il cugino a colpi di pistola probabilmente per dissidi personali. A dieci giorni dall’agguato, i Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno arrestato e posto ai domiciliari un 29enne cassanese che lo scorso 2 giugno, in zona Cappuccini, avrebbe sparato al cugino trentunenne, ferendolo ad un piede. Il provvedimento è stato emesso dal giudice presso il tribunale di Castrovillari su richiesta della procura.

I fatti
I militari della Tenenza di Cassano all’Ionio, che avevano sentito esplodere dei colpi di arma da fuoco, sono subito intervenuti , e una volta sul posto non hanno trovato alcun ferito ma solo l’ogiva di un proiettile incastrata all’interno di una porta. Nell’immediatezza i carabinieri avevano identificato e sentito alcuni testimoni che avevano assistito in parte al fatto di sangue, oltre a visionare le riprese delle telecamere di video sorveglianza che hanno permesso di risalire alla tipologia di auto utilizzata dal responsabile dell’agguato, una Fiat Uno di colore amaranto, nonché di individuare il vestiario indossato dallo stesso.

Contestualmente gli investigatori hanno ricercato negli ospedali limitrofi eventuali feriti da arma da fuoco, scoprendo poche ore dopo, che un 31enne cassanese si era portato presso il pronto soccorso di Castrovillari con delle ferite da arma da sparo alla caviglia.

In effetti i Carabinieri hanno quindi accertato che il 31enne era proprio la vittima dell’agguato avvenuto poche ore prima in zona cappuccini. Le indagini hanno permesso di risalire in brevissimo tempo all’autovettura utilizzata per l’azione di fuoco ed in uso al cugino della vittima.

Per tali motivi, ritenuti sussistenti gravi indizi di reità nei confronti di quest’ultimo, veniva effettuata una perquisizione domiciliare nell’abitazione, a seguito della quale i militari hanno trovato e sequestrato parte del vestiario utilizzato e ripreso dalle telecamere durante l’azione di fuoco.

Sulla Fiat Uno, invece, i Carabinieri della Sezione Operativa di Corigliano Calabro effettuavano i rilievi per esaltare la presenza di polvere da sparo.

Il 29enne, vistosi ormai scoperto, ha confessato le sue responsabilità alla presenza dell’avvocato di sua fiducia, relativamente al ferimento del cugino, il cui movente non sarebbe stato ancora completamente svelato. L’accusa è di tentato omicidio, lesioni aggravate, nonché detenzione e porto illegittimo di arma da fuoco.