Una decina di ospiti di una Rsa di Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo, sono risultati positivi al Covid dopo essere stati vaccinati con entrambe le dosi Pfizer. Il richiamo risale a oltre un mese fa.
La notizia – rilanciata da Repubblica – è stata diffusa dalla Asl Toscana sud est. L’azienda ha spiegato che in tre sono stati trasferiti in una Rsa Covid mentre gli altri sono stati isolati ma verranno anch’essi trasferiti. Tutti e 10 i degenti, viene precisato, sarebbero asintomatici.
Dopo circa un mese, secondo i produttori e le agenzie del farmaco Fda, Ema e Aifa, i soggetti vaccinati avrebbero già dovuto avere l’immunizzazione contro il virus (una settimana dopo la seconda dose, almeno per Pfizer ndr).
E invece ci sono moltissime persone che non solo risultano positivi a distanza di tempo dal richiamo, ma si registrano anche gravi reazioni avverse da vaccino, come rileva il sistema EudroVigilance dell’Ema.
Questo di Pratovecchio Stia è l’ennesimo caso in Italia e in Europa di strutture dove viene rilevato il covid dopo la somministrazione della doppia dose di vaccino.
Ieri l’Aifa ha ritirato in Italia un lotto del vaccino Astrazeneca per le gravi reazioni avverse registrate a poche ore dalla somministrazione a personale delle forze armate e personale scolastico. Tre persone, un militare della Marina, un poliziotto e un carabiniere, sono morti dopo l’inoculazione.
Ad ogni decesso post-vaccino si dice sempre che non ci c’è nessun nesso tra somministrazione del siero e decesso, ma viene il sospetto che ci siano eccome le correlazioni. Del resto, non può essere sempre una coincidenza…
Va sempre detto e ricordato che i vaccini circolanti oggi in Italia ed Europa (Pfizer-Biontech, Moderna e Astrazeneca) non sono mai stati approvati pienamente dalle agenzie del farmaco per insufficienza di dati sperimentali, ma soltanto autorizzati per un uso in emergenza che resta soggetto comunque a “condizionalità”.
Per correttezza di informazione va sempre ricordato che il vaccino non è obbligatorio, ma facoltativo. Chi accetta di farlo dovrà sottoscrivere un modulo di consenso informato (assunzione di responsabilità).
Nessuna forma di pressione o coerzizione può essere esercitata dai vertici dei vari settori dello Stato e dei privati verso i propri dipendenti che rifiutano di vaccinarsi: è un reato penale punito severamente dalla legge.