In Germania, diverse persone muoiono poco dopo essere state vaccinate contro il coronavirus. L’Istituto ‘Paul Ehrlich’ sta ora indagando sulle cause della morte. Tuttavia, gli esperti si aspettano che fattori diversi dalla vaccinazione abbiano avuto un ruolo. Lo scrive l’emittente tedesca NTV in un articolo il cui link di riferimento è apparso sul British Medical Journal in merito ad un post sui 23 decessi in Rsa della Norvegia avvenuti dopo la vaccinazione.
L’Istituto Paul Ehrlich ha finora esaminato dieci morti subito dopo la vaccinazione. Tuttavia, secondo gli esperti, “un collegamento sarebbe improbabile”. In questi casi, persone gravemente ammalate sono morte entro quattro giorni dall’immunizzazione, ha riferito l’istituto federale di Langen, Assia, responsabile dei vaccini.
“Sulla base dei dati in nostro possesso, presumiamo che i pazienti siano morti a causa della loro malattia di base, in modo casuale in relazione alla vaccinazione”, ha affermato Brigitte Keller-Stanislawski, il capo dipartimento responsabile della sicurezza dei farmaci e dei dispositivi medici. Per motivi di privacy, non ha potuto dire nulla sui singoli casi, “ma sono pazienti gravemente malati con molte malattie pregresse”. Finora, più di 800.000 persone in Germania hanno ricevuto la loro prima dose di vaccino.
Il presidente dell’Istituto Robert Koch, Lothar Wieler, – si legge – aveva già sottolineato prima dell’approvazione da parte dell’UE del preparato Biontech che a causa della probabilità statistica “le persone moriranno in connessione temporale con la vaccinazione” – ad esempio, perché “si tratta di persone molto anziane “che sono generalmente a maggior rischio di morire a causa della loro età”.
Tutte affermazioni frettolose che lasciano un po’ perplessi, intanto perché c’è ancora una indagine medica in corso per accertare le cause della morte; ma è anche curioso il fatto che i decessi di anziani malati vengono dati tutt’ora come morti con il cosiddetto Covid perché “positivo” al tampone. Stando a queste affermazioni, se ne deduce che se un paziente con patologie pregresse muore prima della vaccinazione è morto per il virus e non per le gravi malattie preesistenti, se muore invece dopo la vaccinazione è morto per le sue malattie principali o magari per cause naturali. Una interpretazione che lascia molti dubbi.
In futuro, l’Istituto ‘Paul Ehrlich’ (PEI) vuole fornire informazioni settimanali sugli effetti collaterali segnalati dopo una vaccinazione. Entro domenica, l’Istituto aveva ricevuto 325 casi sospetti con 913 effetti collaterali, inclusi 51 casi sospetti con gravi effetti collaterali. Ciò corrisponde a 0,53 casi per 1000 dosi di vaccino o 0,08 casi sospetti di effetti collaterali gravi per 1000 dosi di vaccino.