“Il Covid è meno letale dell’influenza”. Poche ore dopo il suo rientro alla Casa Bianca dopo tre giorni in ospedale a causa del covid, Donald Trump esorta di nuovo così a non farsi spaventare troppo dal virus.
“La stagione dell’influenza sta arrivando”, scrive il presidente sui social. “Molte persone ogni anno, qualche volta oltre centomila, e nonostante il vaccino, muoiono per l’influenza. Stiamo chiudendo il nostro Paese? No, abbiamo imparato a conviverci, come stiamo imparando a fare con il Covid, che nella maggior parte delle popolazione è molto meno letale”.
Cosa in realtà vera stando ai numeri ufficiali diffusi dalle autorità sanitarie italiane, europee e di tutto il mondo. “Solo terrorismo mediatico e una spasmodica ricerca del vaccino”, hanno detto molti esperti che ritengono come il Covid sia ormai diventato un grande business sulla pelle di milioni di cittadini che sono costretti a sottostare a drastiche misure di restrizione.
Il suo rivale Biden lo ha subito attaccato insieme al tutto l’establishment dem americano ed europeo, che sta tentando di tutto per impedire che il tycoon faccia il bis alla Casa Bianca. Sembra il copione di quattro anni fa, quando la Clinton era data con venti punti avanti nei sondaggi manipolati, ma poi è rimasta a bocca asciutta con Trump che ha trionfato.
I social hanno censurato il post di Trump. Il presidente Usa, quando manca meno di un mese dalle elezioni presidenziali, è nel mirino dei maggiori social network e dei media mainstream che tifano tutti per Biden. Facebook ha rimosso il post del presidente. Il portavoce del social ha spiegato che il post è stato rimosso perché in violazione delle regole imposte per limitare la “disinformazione sul Covid”. Incredibile ma vero. La censura di Zuckerberg ormai è simile a quella praticata dai peggiori dittatori del secolo passato. Guai a chi osa contraddire la verità unica diffusa dall’èlite globalista filocinese, fosse anche il presidente degli Stati Uniti.
Invece Twitter non è intervenuto a rimuovere il messaggio, ma ha segnalato che il post “ha violato le norme di Twitter relative alla diffusione di informazioni fuorvianti e potenzialmente pericolose in relazione al Covid 19. Tuttavia, Twitter ritiene che mantenere il tweet accessibile” agli utenti “potrebbe essere interesse pubblico”. Ormai il potere globalista di sinistra è alla canna del gas. Il comitato editoriale del New York Times, come altri grossi media di sinistra e filocinesi (Cnn su tutti), ha addirittura fatto un vergognoso endorsement a Biden invitando i lettori di votarlo. Ci avevano tentato pure 4 anni fa, ma alla fine hanno masticato amaro. Gli interessi dei dem a mettere mani sulla Casa Bianca sono enormi.
Non si sa come andrà a finire il prossimo 3 novembre alle presidenziali, ma una cosa appare certa: se dovesse vincere Trump, si metterà fine all’operazione terroristica e tirannica del Covid.