Omicidio-suicidio a Margno, piccolo comune del Lecchese situato nell’Alta Valsassina. Due gemelli, Elena e Diego di 12 anni, sono stati uccisi dal padre 45enne, Mario Bressi, che poi si è tolto la vita.
La tragedia è avvenuta in una casa di villeggiatura di famiglia, situata poco distante dal piazzale della funivia al Pian delle Betulle. Stando a quanto risulta dai primi accertamenti dei carabinieri di Lecco, che indagano sulla vicenda coordinati dal pm Andrea Figoni e dal procuratore capo Antonio Chiappani i due fratelli gemelli sono morti in seguito a una ‘manovra asfittica’, per soffocamento o strangolamento. Elena e Diego sono stati uccisi tra la serata di venerdì e la notte di oggi, sabato 27 giugno.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le ultime ore del padre per capire che cosa abbia scatenato la tragedia. I primi accertamenti confermerebbero che tra l’uomo e la moglie ci fossero dei problemi, anche se la pratica per la separazione non era ancora stata avviata.
Si indaga anche per stabilire se l’omicidio dei due dodicenni sia stato premeditato. Sarà l’autopsia a stabilire le cause esatte del decesso dei bambini; la ragazzina, sempre secondo i primi accertamenti, sarebbe stata strangolata, il fratellino soffocato. Gli esami tossicologici, disposti in sede autoptica, dovranno inoltre stabilire se prima di essere uccisi siano stati sedati.
L’ultimo messaggio dell’uomo alla moglie: “Non li rivedrai più”
L’uomo ha inviato un sms alla moglie, per informarla che non avrebbe più rivisto i figli. La donna – residente nel Milanese, come il resto della famiglia – ha avvertito le forze dell’ordine e si è precipitata in Valsassina, nella seconda casa dove la famiglia era solita trascorrere le vacanze. Ma era ormai troppo tardi. Una volta arrivata, la terribile scoperta dei corpi senza vita dei due figli. Sul luogo del duplice delitto è arrivato anche il medico legale. I primi accertamenti confermano la morte dei bambini per soffocamento.
Intanto è choc a Gessate, centro dove i due gemelli vivevano e paese di origine del padre. “L’amministrazione di Gessate, a nome di tutta la nostra comunità, esprime profondo dolore e vicinanza alla nostra concittadina e a tutti i parenti e gli amici per questa drammatica e incomprensibile tragedia. Chiediamo il rispetto del dolore e di evitare inopportuni commenti, ora privi di significato” ha detto Lucia Mantegazza, sindaco di Gessate, la cittadina dove viveva Mario Bressi. “So chi erano, in quanto cittadini della nostra comunità”, ha aggiunto Mantegazza, ma di una situazione famigliare complicata “non ne ero al corrente, non mi risulta”.